Cronologia delle immagini utilizzate per parlare della “Goccia”

Autori

  • Mona Abolghasemi
  • Nima Ahmadi
  • Javiera de la Maza
  • Giada Fugazzola
  • David Hazan
  • Daniela Muñoz
  • Diego Valdivieso

“La goccia” è un'ex-area industriale a nord di Milano che deve il suo nome alla forma create dai collegamenti ferroviari che la circondano. Nel corso dei decenni di abbandono l’area si è rimboschita arrivando a contare migliaia di alberi nell’ultima stima del Corpo Forestale dello Stato. Negli ultimi anni è stato avviato un progetto per riqualificare l’area come campus universitario.

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Analisi e Catalogo

Per analizzare come questo progetto è stato rappresentato dai media, sono state identificate 12 immagini presenti sul web legate all’area ed al progetto di riqualificazione. L’analisi si concentra sulla circolazione online di ciascuna immagine. Il catalogo “Fino all’ultima goccia” mostra una scansione temporale dell’utilizzo di ogni immagine in relazione alle pagine web in cui sono presenti, e alle parole chiave estratte dai testi degli articoli.

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Installazione

Installation

L’installazione “Cronologia delle immagini utilizzate per parlare della Goccia” presenta 280 cartoline, una per ogni articolo individuato, raggruppate in base all'immagine utilizzata e all'anno. Il colore rappresenta il tipo di fonte dell’articolo. Dietro ogni cartolina, sono visualizzati i risultati dell'analisi del testo dell'articolo, che offre approfondimenti sui temi trattati e sulle parole chiave utilizzate negli articoli.

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Processo di progettazione

L'artefatto restituisce i dati contenuti nel catalogo "Fino all’Ultima Goccia", che include 280 articoli raccolti online, attraverso una ricerca inversa fatta con Google Lens su 12 immagini legate al progetto del parco La Goccia.

L’artefatto è stato creato applicando una tabella pivot al dataset completo: incrociando l’anno e il tipo di immagini,“Immagini satellitari”, “Masterplan”, “Fotografia all'aperto”, “Render e Immagini dimostrative”, è stato possibile definire quante righe e colonne includere nel foglio di calcolo e il numero di cartoline che ogni cella avrebbe dovuto contenere.

Una sfida è stata la progettazione di un supporto che permettesse la visione delle cartoline, lasciando agli spettatori la possibilità di prenderle in mano ed esplorarle, tenendo una visione complessiva. La soluzione finale prevede dei sostegni in legno, spessi 10 mm con scanalature di 5 mm, che reggono ciascuna cartolina.

La disposizione del contenuto sugli assi prevede il tempo sia sull’asse orizzontale che quello verticale, con significati diversi. In orizzontale sono esplicitati gli anni in una linea del tempo, in verticale le immagini sono ordinate dalla prima all’ultima apparsa nella discussione online.

Sul fronte delle cartoline lo spettatore trova gli elementi che lo aiutano a distinguere i campi principali di ciascun articolo. Nella parte superiore si trova il titolo dell'articolo a cui si riferisce la cartolina, seguito dall'immagine utilizzata, la fonte e la data di pubblicazione. Nelle cartoline il colore principale utilizzato, rappresenta la tipologia della fonte. Ad esempio, le cartoline degli articoli pubblicati dalle agenzie di stampa sono blu, quelle delle entità governative sono rosse, e così via. La codifica a colori permette al pubblico di avere una panoramica immediata dei tipi di fonte degli articoli.

Sul retro delle cartoline, sono rappresentate le parole più ripetute nell'articolo. Grazie ad uno strumento di Natural Language Processing, le parole sono state categorizzate in diverse tematiche - Business & Organizzazioni, Ambiente & Natura, Persone, ecc. Il retro della cartolina evidenzia le tematiche discusse nella stessa, cercando di facilitare il confronto tra articoli diversi, e poi riportando la classifica delle parole presenti più utilizzate.